Il post di Giulio Meotti, giornalista e saggista, pubblicato sul suo profilo Facebook con ricordi personali su Ceronetti
E’ morto Guido Ceronetti, uno dei più grandi. E uno dei pochissimi davvero allergici a quei bei sentimenti e idee che hanno rovinato la cultura e le lettere italiane. Era un grande amico di Israele e non risparmiò mai di avventurarsi dove altri neppure osano mettere piede (la critica all’Islam, ad esempio). L’ho conosciuto vent’anni fa, in un teatro di Genova. Nacque una bella e faticosa amicizia, fatta di fax, telefonate e giornate trascorse assieme nella sua Cetona, fra una tonnellata di libri, il suo orrendo cibo macrobiotico e il mal di schiena cronico. La cultura italiana oggi è davvero più inutile e banale.